@dane, vedo con piacere che oltre ad essere esperto di ciclismo, urbanistica, regolamenti comunali e chi sa quante altre discipline lo sei anche di sociologia milanese e di rugby. Dai un’occhiata al sito di rugbylombardia e controlla quanti ragazzi scendono in campo OGNI week end e, soprattutto, dai un’occhiata alle percentuali di crescita dei tesserati negli ultimi 4-5 anni. Forse mettendo insieme queste informazioni si può fare qualche riflessione non in mala fede di quali potrebbero essere le ricadute di una franchigia federale a Milano. Per quanto riguarda il Flaminio, tu che sei un esperto lo dovresti sapere: il problema è che le modifiche necessarie per ristrutturare il campo andrebbero contro alcuni vincoli legati alla “natura” del progetto di Nervi, con l’effetto di mantenere un altro monumento vincolato ma inutilizzato. Ripeto quanto dicevo prima, spero che la vostra energia non si esaurisca nel blocco (che avete tanto festeggiato) di un utilizzo del Vigorelli per il rugby. Sarei molto contento che non fosse così, il ciclismo e uno sport che ho praticato e che ho sempre rispettato (un po’ meno nella sua declinazione professionista che per me ha perso qualsiasi interesse per imotivi a tutti noti). Lo spero proprio.
Sinceramente ho letto i tuoi primi interventi con attenzione, ho pensato che forse mi sfuggiva qualcosa e che potevo mettere in discussione alcune mie convinzioni. Dai tuoi ultimi interventi ho capito che il tuo principale obiettivo è provocare chi crede nel rugby (la battuta sul badmington potevi anche risparmiartela) e questo dall’anonimato di una tastiera non è mai una bella cosa
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Di: mike
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